Genova, nel palazzo del ghiaccio Natasha ritrova un po' della sua Russia
GENOVA - Volteggia con grande capacita nel palazzo del ghiaccio fra i più belli del mondo. Sullo sfondo la cartolina con il mare e il porto di Genova. Sono le nove del mattino, Natalia "Natasha" Osis, insegnante di lingue e mamma, russa trapiantata a Genova per amore, si allena nella pista del porto Antico, a quell'ora ancora vuota. Per lei il pattinaggio è un ritorno a quando era bambina, in Russia, divertimento e sport, che lei ha praticato sino alle giovanili della sua nazionale.
"Nel mio Paese i ragazzi sciavano e le ragazze pattinavano, con le temperatire rigide d'inverno bastava bagnare un pezzo di prato per creare una pista ghiacciata sotto casa. Io ho imparato così".
Arrivata a Genova per amore, per sposare Sandro Sussi, mitico tecnico delle luci dei teatri scomparso troppo presto. Natalia, qui si è fermata e insegna lingue all'università. "Cosa mi manca del mio paese? L'insaluta russa, ma la faccio io" ride. Poi risale sui pattini e ricomincia a volteggiare nella pista a quell'ora tutta sua, eppure per quasi piccola.
A Genova c'è aperta una pista da pattinaggio anche in piazza Martinez, a San Fruttuoso, questo perchè il pattinaggio su ghiaccio è uno degli sport che si possono praticare anche in zona arancione, perchè si tratta di un'attività particolare e all'aria aperta. Una buona notizia anche se l'affluenza, con tutte le restrizioni in atto, che fra l'altro proibisce i corsi dei pattinatori, si è ferma al 50%.